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Presentazione del libro LA LINEA DEL SILENZIO

Libreria Le Torri Viale Duilio Cambellotti, 139, Roma

Presentazione del libro LA LINEA DEL SILENZIO di GIANLUCA PECIOLA Gianluca ha un ricordo molto vago di suo padre, morto quando lui era piccolo. In famiglia se ne parla poco e d’altra parte i problemi da affrontare sono altri, da quando sua cugina Laura è finita in carcere, gli hanno detto, per una lite stradale. Con sua madre, il ragazzo va a trovarla spesso e la sua adolescenza è punteggiata dai colloqui in parlatorio, dalle misteriose allusioni delle guardie, da un clima di segreto e sospetto. Scoprirà che Laura, in realtà, è tra i responsabili del rapimento che poi ha portato all’uccisione di Aldo Moro: è stata la sua «carceriera». E soprattutto non è la cugina di Gianluca: è sua sorella. Come si diventa grandi, come si trova la propria strada, quando metà della tua vita si rivela essere una menzogna? Proprio il rapporto con Laura, per quanto complicato dai silenzi e dalle sbarre, sarà per lui una chiave per portare lo sguardo e poi i suoi passi su altri destini possibili. Questa è la storia di una famiglia e di un’educazione sentimentale e politica, ma è anche la storia di una generazione, l’ultima che ha affrontato la tentazione della lotta armata. Un romanzo intenso e convincente che si fa narrazione di una stagione politica e metafora della tormentata memoria italiana. Modera Fabio Luppino, giornalista Huffington Post.

Presentazione del libro di ANTONIO PADELLARO

Libreria Le Torri Viale Duilio Cambellotti, 139, Roma

Presentazione del libro SOLO LA VERITÀ LO GIURO di ANTONIO PADELLARO «Sì, mi sono divertito ma la festa è finita da tempo. Il pianeta cartaceo si sta rapidamente sgonfiando sotto i colpi implacabili della rete e del disinteresse. Ancora qualche anno e le vecchie redazioni non esisteranno più come sistema pensante. E l'idea del giornale come idea del mondo rimarrà in una forma estremamente elitaria e con numeri sempre più piccoli. Mi sento come il sopravvissuto di un pianeta che progressivamente scompare». Antonio Padellaro è una delle grandi firme del giornalismo italiano. Pur riconoscendo che "sangue e merda", in una celeberrima definizione di Rino Formica, potere, politica e interessi degli editori abbiano da sempre condizionato la professione, l'autore ci racconta i meccanismi che governano la notizia e i retroscena che spesso l'accompagnano. Più di cinquant'anni di giornalismo, di scoop e ricordi autobiografici, di ritratti di personaggi potenti o eccentrici che si sono succeduti, di "maestri" e amici di sempre. Solo la verità lo giuro è un libro sincero, che non fa sconti a nessuno, tanto meno a chi scrive, un diario intimo fatto di confessioni, riflessioni e rivelazioni, spesso dirompenti e amarissime. Senza mai perdere il gusto dell'ironia (e dell'autoironia) a cui Padellaro si è sempre affidato. Modera Alessandra Laterza.

Presentazione del libro di ANARKIKKA

Libreria Le Torri Viale Duilio Cambellotti, 139, Roma

Presentazione del libro NON CHIAMATELO RAPTUS di ANARKIKKA Uomini che uccidono donne, uomini incapaci di elaborare i propri fallimenti, uomini che agiscono violenze piccole e grandi in virtù di una presunta superiorità che li assolve. Siamo stanch*? Sì. Possiamo farcela? Sì, ma sarà un processo lungo e laborioso. Perché il cambiamento passa per l’educazione: insegnare il rispetto e una sana affettività è la sola strada percorribile. Quella che dobbiamo costruire. A cominciare dai bambini e dalle bambine, dalle giovani generazioni, nelle scuole e fuori dalle scuole, per le strade, in casa, in tutti i luoghi di comunità. Ne va della vita delle nostre figlie, delle nostre nipoti, delle nostre sorelle, delle nostre amiche, delle nostre colleghe. E anche dei nostri figli. Perché ogni femminicidio, oltre a essere una tragedia per la vittima e per la sua famiglia, è una sconfitta della società e dello Stato. «Parlare di violenza sistemica non vuol dire presumere che in ogni maschio si nasconda un femminicida, ma significa, piuttosto, riconoscere l'esistenza di un sostrato sociale e culturale che, in alcuni casi estremi, arriva fino al femminicidio. Osservare solo i femminicidi e dimenticare il resto vuol dire fare finta che quel puzzle non esista. E invece c'è: è qui, davanti ai nostri occhi. Basta unire i pezzi, che è esattamente ciò che fa Stefania Anarkikka Spanò: mette in fila tanti, troppi episodi che dobbiamo ricordare, uno per uno, mostrandoci quel disegno perverso che ancora troppe persone negano.» Intervengono Federica Meta, giornalista, Giulia Morello, presidente di Dire Fare Cambiare, e Alessandra Laterza.